LA PICCOLA PESTE (1990)
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Anno 1990
Paese USA
Durata 82 minuti
Genere Comico
Regia Dennis Dugan
Attori John Ritter, Jack Warden, Michael Oliver, Gilbert Gottfried, Amy Yasbeck, Helena Humann, Colby Kline, Josef Kolb, Danny Kamekona, Judy Jones, Michael Richards, Charlotte Akin, Melody Jones, Eiichi Edward Kawanabe, Philip Jhin, Peter Jurasik, Ellen Locy, Hugh Lampman, Jordan Burton, Eli Cummins, John S. Davies, Vince David, Justin Elledge, Eric Elterman, Dennis Dugan, Anna Marie Allred, Adam Anderly, Robert A. Anderson, Cody Beard, John William Galt, Garland Hampton, Vernon Grote, Corki Grazer
Data uscita N.D.
Fotografia Peter Lyons Collister
Montaggio Daniel P. Hanley, Mike Hill
Musica Miles Goodman
Sceneggiatura Scott Alexander, Larry Karaszewski
Trama
Junior, orfano di sette anni, vive in un asilo retto da suore ed è la disperazione non solo di esse ma, l’una dopo l’altra, di una trentina di giovani coppie che, avendolo preso in adozione, hanno dovuto poi riportarlo da Igor Peabody, lo psicologo che se ne occupa. Successivamente il monello viene adottato da Ben e Florence Healy, una coppia che non può avere figli: lui conta di allenarlo nella squadra giovanile di baseball che gli sta a cuore o di portarlo con sé in campeggio; lei per sfoggiarlo alle festicciole infantili delle signore del vicinato, alle quali ora non viene invitata. Big Ben, padre di Ben, commerciante e candidato per la carica di sindaco, preavverte la coppia che saranno guai. Difatti, Junior ne combina molti: incendia subito la sua cameretta nuova nuova; dichiara guerra al gatto; insegna parolacce al pappagallo; manda a monte una partitella sportiva e la festa di una bambina; indirettamente manda all’ospedale il nonno, che è ruzzolato per le scale; mette in moto l’automobile con Ben aggrappato al tetto e fa danni piombando in corsa nel supermercato del nonno in questione. Però con il padre adottivo, più paziente di Flo (che già sarebbe propensa a riconsegnarlo alle suore) il rapporto non è affatto cattivo, poiché Junior è un isolato tra i coetanei e quel nuovo papà, in fondo, gli va a genio. Un giorno si presenta a casa un delinquente evaso, Martin Beck. Il ragazzino, che l’aveva visto in televisione, gli ha scritto con tanto di indirizzo: quel campione di forza lo ha affascinato. L’evaso, sulle prime sbalordito e deluso nel trovarsi davanti solo un bambino, sequestra lui e la madre, fugge in auto e reclama da Ben centomila dollari per restituire i due. Ben non li ha e suo padre gli rifiuta la somma. Mentre Junior si sente tutto allegro per l’inattesa avventura e Flo è chiusa in una grossa valigia nel bagagliaio, Ben insegue il fuggiasco. Dopo uno scontro tra lui e il delinquente nella baraonda di un circo (dove l’evaso è entrato portando Junior fin sul trapezio), avviene anche una sparatoria e il coraggioso genitore si salva, perché il proiettile sparato il nonno aveva donata a Ben bambino e questi consegnato all’orfanello come talismano. Per fortuna Junior l’aveva gelosamente conservata e Ben presa con sé prima della fuga. Ora finalmente Junior chiama Ben “papà” e può darsi che – recuperata la valigia con dentro Flo, piombata sopra un camion in corsa – l’epoca delle devastazioni sia finita.