CINQUE ORE IN CONTANTI (1961)

CINQUE ORE IN CONTANTI (1961)
Link per il film in streaming in fondo alla pagina

Anno 1961

Paese Italia

Durata 90 minuti

Genere Commedia

Regia Mario Zampi

Attori Reginald Bekwith, Martin Benson, Vittorio Caprioli, Cyd Charisse, Finlay Currie, Franco Coop, Riccardo Garrone, Arnoldo Foà, John Le Mesurier, Ron Moody, Clelia Matania, Francesco Mulè, Dennis Price, George Sanders, Aldo Silvani, Sidney Tafler, Kay Hammond, Ernie Kovacs, Franco Volpi

Data uscita N.D.

Fotografia Fulvio Testi, Christopher Challis

Montaggio Bill Lewthwaite, Alberto Gallitti

Musica Stanley Black

Sceneggiatura Hans Wilhelm, Sergio Jacquier

Trama
Aldo Bondi, trascurabile impiegato di un’agenzia di pompe funebri, ha trovato il modo di arrotondare considerevolmente il proprio magro stipendio. Sfruttando la simpatia che sa ispirare al gentil sesso, diviene il rispettoso e ben retribuito consolatore delle clienti rimaste vedove. Accompagnato all’estrema dimora il barone Roberto, Aldo si appresta ad offrire i suoi servigi alla bella vedova Sandra. Ma costei è di pasta diversa: astuta e bella, finisce per far innamorare di sé il galante consolatore. Ben presto, i quattrini accumulati a spese delle ingenue clienti finiscono nelle mani della baronessa Sandra, che non ne ha mai a sufficienza. Per averne degli altri, Aldo non esita a progettare un triplice, macchinoso omicidio che gli dovrebbe fruttare una triplice eredità. Ma pentitosi all’ultimo momento, per sfuggire al castigo, Aldo si finge pazzo. Chiuso in manicomio, gli comunicano che una delle sue protettrici è morta lasciandolo erede d’una somma cospicua. Aldo guarisce allora in modo miracoloso e riesce, con un abile compromesso, ad ottenere una parte dell’eredità. Ricco e libero, Aldo ha nostalgia del suo lavoro. Acquista perciò l’agenzia di pompe funebri in cui lavorò per tanti anni e quando la bella Sandra riappare al suo orizzonte, ha la debolezza di nominarla sua socia. Debolezza fatale. Non molto tempo dopo, la ditta cambia nuovamente denominazione: questa volta è intestata al nome della “vedova Bondi”.

Link 1Link 2

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.