Flagrant desire (1988)

Flagrant desire (1988)
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Anno 1988

Paese Francia, USA

Durata 99 minuti

Genere Giallo

Regia Claude Faraldo

Attori Sam Waterston, Marisa Berenson, Bernard-Pierre Donnadieu, Lauren Hutton, Arielle Dombasle, Anne Roussel, François Dunoyer, François Dyrek, Isabelle Sadoyan, Patrice Valota, Marc de Jonge, Christian Bouillette, Joelle Frances, Christian Labat, Gérard David

Data uscita N.D.

Fotografia Willy Kurant

Montaggio Marie Castro-Vasquez, Christopher Holmes

Musica Gabriel Yared

Sceneggiatura Claude Faraldo, William Stadiem, Monique Raphel High

Trama
All’ispettore di polizia Gerry Morrison – un americano che su di un piano di scambi sta passando un periodo di servizio a Bordeaux – viene assegnata l’inchiesta di un caso di annegamento: una ricca donna – Marguerite Barnac – è morta in uno stagno della sua proprietà. Recandosi al castello dei Barnac, tra vigneti opulenti e sterminati, Gerry in un ben strano ambiente, tipicamente borghese, dove denaro, sesso e un po’ di follia sembrano dominare, ha modo di conoscere Robert Barnac, il fratello maggiore, tipo arrogante e isterico, nelle cui mani è il potere economico: sua moglie Jeanne, bella ed elegante, trascurata dal consorte e madre di Evelyne, una sedicenne ninfetta non molto a posto con la testa e con i sensi, tra l’altro in pessimo rapporto con il padre, nonché Georges Barnac, accomodante e debole, marito della defunta Marguerite. Nei dintorni c’è poi Vittorio, ex gigolo e garagista, che Jeanne, su sollecitazione di Marlene Bell-Ferguson spregiudicata amica ha ingaggiato a pagamento, affinché Evelyne si sblocchi da silenzi e comportamenti anomali per abbandonarsi liberamente ai piaceri dei rapporti coniugali. In questa miscela esplosiva, dove agli interessi familiari e della vasta proprietà si mescolano turpitudini, tradimenti e ipocrisie, Gerry si muove con abilità e discrezione, simpatizzando con la giovane Evelyne, di cui ha compreso i disturbi caratteriali. L’inchiesta finisce con la scoperta che la barca su cui si trovava Marguerite era stata spinta nell’acqua proprio da Evelyne e, poiché non c’era il tappo sul fondo, la zia suddetta era affogata. La ragazza aveva così voluto vendicare la madre – che l’aveva sempre protetta e amata – in danno di Marguerite, avida di denaro e prontissima anche ad accaparrarsi il padre Robert. L’ispettore Gerry, per salvare madre e figlia, accredita l’ipotesi della disgrazia e se ne torna in patria.

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