Creepshow 2 (1987)

Creepshow 2 (1987)
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Anno 1987

Paese USA

Durata 82 minuti

Genere Horror

Regia Michael Gornick

Attori Lois Chiles, Philip Dore, Domenick John, George Kennedy, Dorothy Lamour, Marty Napoleon, Tom Savini, Tyrone Tonto, Tom Wright

Data uscita N.D.

Fotografia Tom Hurwitz, Richard Hart

Montaggio Peter Weatherley

Musica Rick Wakeman, Les Reed

Sceneggiatura Stephen King, George A. Romero

Trama
Un ragazzo, entusiasta dei fumetti di “Creepshow”, attende con ansia l’uscita del nuovo numero dove Creep, un orrido vecchio, presenta i suoi racconti del terrore. PRIMO EPISODIO, “Vecchio Capo Testa di Legno”. La statua del capo indiano, sta a guardia della porta di un isolato drugstore, in un piccolo paese americano. Quando tre teppisti assassinano brutalmente Roy e Martha Spruce, gli anziani proprietari del negozio, allo scopo di rubare un pacchetto di gioielli, appartenenti alla tribù pellerossa del luogo, Capo Testa di Legno improvvisamente si anima e uccide i delinquenti. Al mattino dopo, la statua è di nuovo al suo posto, immobile, però ha in mano lo scalpo del crudele giovanotto, che guidava i malviventi, mentre il pacchetto dei gioielli viene misteriosamente riportato al Capo della tribù indiana. SECONDO EPISODIO, “La zattera”. Due giovani coppie, recatesi in gita ad un lago solitario, fuori stagione, decidono, nonostante faccia piuttosto freddo, di fare una nuotata nell’acqua, che sembra tranquilla. Raggiungono così una zattera che sta al centro del lago e scorgono con raccapriccio una misteriosa e grande macchia vischiosa, che galleggia sulla superficie, e che, inseguendoli strappandoli alla stessa zattera, li agguanta uno dopo l’altro, li avvolge con invincibili tentacoli e li divora. TERZO EPISODIO, “L’autostoppista”. Una moglie adultera, reduce da un’avventura, mentre torna a casa in macchina, investe un autostoppista di colore e lo uccide; poi, sconvolta per l’accaduto, e ancor più per l’eventuale reazione del ricco marito, riprende la sua folle corsa, senza neppure tentare di soccorrere la vittima. Ma da quel momento il rimorso la tortura, facendole ricomparire davanti continuamente il morto, sempre più sanguinante e massacrato, mentre lei crede di continuare a investirlo e ucciderlo molte volte. Alla fine la donna, raggiunto il proprio garage, finisce per morirvi, sempre lottando col fantasma.

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