GOTT MIT UNS (1969)

GOTT MIT UNS (1969)
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Anno 1969

Paese Italia

Durata 123 minuti

Genere Poliziesco

Regia Giuliano Montaldo

Attori Graham Armitage, Ivan Angeli, Torello Angeli, Larry Aubrey, Relja Basic, Demeter Bitenc, Emilio Delle Piane, Mato Grkovic, Michael Goodliffe, Richard Johnson, Sven Lasta, Jan Larsson, Zlatko Madunjic, Franco Nero, Osvaldo Ruggeri, Helmut Schneider, Renato Romano, Bud Spencer, Rade Sherbedgia, T.P. McKenna, Enrico Ostermann

Data uscita N.D.

Fotografia Silvano Ippoliti

Montaggio Franco Fraticelli

Musica Ennio Morricone

Sceneggiatura Giuliano Montaldo, Ottavio Jemma, Lucio Manlio Battistrada

Trama
Nel maggio 1945, le superstiti forze tedesche sono dovunque in rotta, incalzate dagli anglo-americani. In Olanda, il guardiamarina Bruno Grauber, che ha disertato già da parecchi mesi, e il giovanissimo granatiere Reyner Schultz, che ha perso i contatti con il proprio reparto e s’è fatto convincere dal compagno a gettare la divisa, decidono, nell’impossibilità di raggiungere la Germania, di consegnarsi agli alleati. Finiscono così in un ex-campo di internamento nazista, nel quale, sotto la sorveglianza di un reparto canadese comandato dal capitano Trudeau, sono ora raccolti centinaia di loro commilitoni prigionieri, il cui capo, il maggiore tedesco Von Bleicher, ha ristabilito ben presto, nonostante il loro stato di cattività e la condizione di sconfitti, una rigida disciplina militare. Presi a benvolere da Telineck, un caporale canadese addetto alla sussistenza, Bruno e Reyner rimangono al suo servizio, all’insaputa dello stesso Trudeau, fino a quando la loro anomala posizione viene scoperta. Assegnati al gruppo degli altri prigionieri, vengono riconosciuti come disertori e sottoposti dal colonnello Von Bleicher al giudizio di un’improvvisata Corte Marziale, che li condanna a morte. Intenzionato ad eseguirla, l’ufficiale tedesco chiede a Trudeau di armare un plotone di esecuzione, scelto fra gli stessi prigionieri. Di fronte all’inaudita richiesta, il capitano canadese oppone dapprima un netto rifiuto, finché la logica del “mestiere” ha la meglio su ogni scrupolo umanitario. Convinto che le leggi della disciplina militare debbano sempre e in ogni situazione essere osservate, Trudeau concede a Von Bleicher il permesso di eseguire la sentenza. Il 13 maggio 1945, cinque giorni dopo la fine della guerra, Bruno e Reyner muoiono fucilati.

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