Alfredo il grande (1969)

Alfredo il grande (1969)
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Anno 1969

Paese Gran Bretagna

Durata 110 minuti

Genere Comico, Commedia

Regia Clive Donner

Attori David Hemmings, Michael York, Prunella Ransome, Colin Blakely, Ian McKellen, Julian Glover, Barry Evans, Peter Blythe, Julian Chagrin, Sinéad Cusack, Alan Dobie, Jim Norton, John Rees, Vivien Merchant, Christopher Timothy, Peter Vaughan

Data uscita N.D.

Fotografia Alex Thomson

Montaggio Fergus McDonell

Musica Raymond Leppard

Sceneggiatura James R. Webb, Ken Taylor

Trama
Pregato dal fratello, il re Etelredo, gravemente ammalato, di correre in suo aiuto, il principe Alfredo, costretto a rinunciare a prendere i voti religiosi e ad assumere il comando dell’esercito, riesce a respingere i danesi, che guidati dal fiero Guthrum, avevano invaso il Wessex, in Gran Bretagna. Successivamente, giunge a corte, per stringere alleanza, il re di Mercia, accompagnato dalla figlia Aelhswith: capace di fulminee passioni, Alfredo si innamora della giovane e la sposa. Eletto successore di Etelredo, Alfredo colto da un’improvvisa collera alla notizia che solamente lui era all’oscuro della gravità del male del fratello, si sfoga brutalmente con Aelhswith, ferendone i sentimenti. Nel frattempo i danesi si sono riorganizzati e Alfredo, per evitare una difficile guerra, cerca di venire a patti con costoro: l’astuto Guthrum gli impone umilianti condizioni oltre a prendersi come ostaggio Aelhswith. Costei dopo la nascita di Eduardo, figlio avuto da Alfredo, si concede a Guthrum. Successivamente, infrangendo i patti, i danesi attaccano lo sparuto esercito di Alfredo, lo sbaragliano e costringono lo stesso re a cercare rifugio nelle paludi. Conquistata la fiducia di alcuni fuorilegge, Alfredo, cui uno dei nemici ha rivelato l’adulterio di Aelhswith, penetra nel campo danese, rapisce la regina e il piccolo Eduardo, quindi, riorganizzate le forze, infligge agli invasori una sconfitta definitiva. Concesso il suo perdono a Aelhswith, il re promette che il suo sarà il regno della legge e dell’uguaglianza di tutti davanti a essa.

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