Io ballo da sola (1996)

Io ballo da sola (1996)
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Anno 1996

Paese Gran Bretagna

Durata 115 minuti

Genere Commedia

Regia Bernardo Bertolucci

Attori Liv Tyler, Sinéad Cusack, Donal McCann, Jeremy Irons, Jean Marais, Donald Warren Moffett, Carlo Cecchi, Mary Jo Sorgani, Francesco Siciliano, Leonardo Treviglio, Rebecca Valpy, Joseph Fiennes, Anna Maria Gherardi, Jason Flemyng, Stefania Sandrelli, Alessandra Vanzi, Ignazio Oliva, Rachel Weisz, Roberto Zibetti

Data uscita N.D.

Fotografia Darius Khondji

Montaggio Pietro Scalia

Musica Richard Hartley

Sceneggiatura Bernardo Bertolucci, Susan Minot

Trama
Durante un’estate, la diciannovenne americana Lucy Harmon arriva d’Oltre Oceano dai coniugi Ian e Diana Grayson che vivono in un vecchio casale ristrutturato nella zona a vigneto del Chianti, non lontano da Siena. Ian è scultore e Diana (sua seconda moglie) ha in casa Christopher e Miranda Fox, figli di primo letto, e la piccola Daisy, figlia sua e di Ian. I Grayson da anni ospitano nella rustica dimora amici e artisti di vari Paesi: l’anziano Monsieur Guillaume (stravagante mercante d’arte); Richard Reed (avvocato statunitense); l’autore teatrale Alex Parrish, malato di cancro; Noemi, titolare di una rubrica giornalistica femminile. Lucy, che è una splendida, luminosa e ancora integra ragazza (ha avuto solo il suo primo bacio anni prima da Niccolò Donati, rampollo di una nobile famiglia dei dintorni), è tornata nel senese per tentare di scoprire qualcosa di concreto sulla madre Sarah, eccellente poetessa suicidatasi a suo tempo e sul mistero che nasconde un padre a lei ignoto. Le giornate trascorrono quietamente Lucy è ammirata da tutti per la sua radiosa e fresca bellezza; ritrova Christopher, Niccolò e suo fratello Osvaldo, ormai giovanotti e posa per gli schizzi ed una testa, che Ian scolpisce su legno, scrivendo rapide impressioni nel proprio diario. Ma le preferenze della giovane, semplice e spontanea, vanno tutte all’ammalato Alex, cui manca ormai ogni speranza di vita e che successivamente un’ambulanza porta in ospedale. Lucy, verso la fine del soggiorno, scopre finalmente il suo genitore nella persona di Ian, che intanto ha portato a termine la scultura. Prima di partire, Lucy è posseduta tra ulivi e vigneti da Osvaldo: ora è diventata donna, ha trovato nella carnalità la propria identificazione e può lasciare la dolce terra senese e quella piccola comunità di amici intellettuali, sentendosi più matura e responsabile nella vita che l’attende.

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