INDOCINA (1991)
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Anno 1991
Paese Francia
Durata 130 minuti
Genere Drammatico, Sentimentale
Regia Régis Wargnier
Attori Catherine Deneuve, Vincent Perez, Linh Dan Phan, Jean Yanne, Dominique Blanc, Alain Fromager, Fric Nguyen, Trinh Van Tminh, Carlo Brandt, Gérard Lartigau, Henri Marteau, Andrzey Seweryn, Hubert Saint-Macary
Data uscita N.D.
Fotografia François Catonné
Montaggio Geneviève Winding
Musica Patrick Doyle
Sceneggiatura Régis Wargnier, Louis Gardel, Erik Orsenna, Catherine Cohen
Trama
Francese, ma nata in Indocina dove risiede e che ama moltissimo, Eliane Devrieres aiuta il padre Emile nella conduzione della vasta e ricca proprietà. Vissuta senza amore, rigorosa e dura anche sul lavoro, la produzione del caucciù è il principale obiettivo della donna. Invano le fa la corte il potente capo della polizia di Saigon, Guy Asselin. Il solo affetti di Eliane è la sedicenne Camille, una principessa orfana annamita da lei adottata, di grande bellezza promessa in sposa al giovane Than, figlio di una ricca donna d’affari di Saigon. Frattanto Jean-Baptiste Le Guen, un ufficiale della marina francese, conosciuta ad un’asta Eliane, se ne innamora e ne turba l’esistenza fino a quando la conoscenza occasionale di Camille – avvenuta nel corso di un attentato in strada – crea però un problema: Camille si innamora di Jean-Baptiste e con ciò le due donne diventano rivali. Eliane rinuncia; tuttavia grazie alle proprie conoscenze fa esiliare Le Guen in un piccolo avamposto militare installato su uno dei tanti isolotti lungo la costa. Là Le Guen avverte nel Paese (lui in divisa a protezione dei colonizzatori) il lievito di quei momenti per contrastare la denominazione francese in quella parte dell’Asia. È il 1930: il Partito Comunista Indocinese è stato fondato: crescono i malumori del popolo povero e vessato; solo il capo della polizia Asselin paventa tempi durissimi. Camille fugge, rifiutandosi alle nozze, per raggiungere Jean-Baptiste nel suo esilio: qui i francesi hanno ammassato e anche torturato contadini rivoltosi e Le Guen, indignato per ciò che vede, ha ucciso uno spietato compatriota. Rischiando di andare sotto processo militare in Francia, l’ufficiale riesce a fuggire con Camille. La fuga è lunga e pericolosa: nasce il loro bambino mentre Le Guen viene imprigionato, dato che Assalin ha aperto la caccia al colpevole ed alla sua donna (i due si sono infiltrati in uno dei tanti gruppi di teatranti che si spostano nel paese). Separata dai suoi, Camille diventa un mito per il popolo. Quando, per successivi accordi internazionali, i prigionieri politici vengono liberati, la giovane annamita torna libera anch’essa, ma ora il compito di agitatrice le si impone come una missione. Eliane, (che nel frattempo ha allevato il figlio di camille) ormai invecchiata, tenta inutilmente di ricongiungersi alla donna. “La vecchia Indocina è morta anche nel nome: ora vi è il Vietnam ed una nuova generazione dovrà affrontare una terribile lotta contro l’Occidente”.