Bolle di sapone (1991)

Bolle di sapone (1991)
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Anno 1991

Paese USA

Durata 96 minuti

Genere Commedia

Regia Michael Hoffman

Attori Sally Field, Kevin Kline, Robert Downey Jr., Cathy Moriarty, Elisabeth Shue, Garry Marshall, Kathy Najimy, Arne Nannestad, Whoopi Goldberg, Teri Hatcher, Carrie Fisher, Paul Johansson

Data uscita N.D.

Fotografia Ueli Steiger

Montaggio Daniel Craven, Garth Craven

Musica Alan Silvestri

Sceneggiatura Robert Harling, Andrew Bergman

Trama
Sul set di una soap-opera può succedere di tutto, perfino che le vite private degli interpreti idolatrati dal pubblico si intreccino avventurosamente con i fatti e misfatti delle telenovele. Ma quando l’audience è in calo, e sul volto di Celeste Talbert – la cosiddetta “fidanzatina d’America”, impegnata nell’appassionante “Anche il sole tramonta” – qualche ruga comincia a farsi notare, il produttore ha gli incubi se pensa ai contratti pubblicitari e gli sceneggiatori debbono pure escogitare qualcosa. Uno di costoro, David Barnes, innamorato di Montana Moorehead, una prosperosa attrice che vuole scalzare Celeste, scova in Florida un attore non più giovane, ridottosi a recitare per i pensionati. È Jeffrey Anderson, ai suoi bei tempi presente nella troupe della premiatissima soap-opera come partner di Celeste e poi fatto sparire con la scusa di un incidente d’auto. Jeffrey viene dunque recuperato per danneggiare Celeste, mentre nel contempo una ignota ragazza, Lori Craven, viene assunta a far da sordomuta in un piccolo episodio (una mensa di poveri). La realtà è che Lori è, a detta di Celeste, sua nipote (figlia di una sorella e abitante da sempre con la nonna) ed è a Lori che Jeffrey, all’oscuro dei precedenti, comincia a fare una corte discreta, il che aggrava la situazione, poiché fra Celeste e Jeffrey vi era stata una relazione e baci e bizze tornano a rinfocolarsi, stante la gelosia della diva. Finché la verità vede la luce: la finta sordomuta è la figlia dei due artisti e, proprio quando il copione esige un bacio del padre alla ragazza, questa ritrova la voce e grida “mamma”: Celeste non ce la fa più, scavalca il testo suddetto e proclama in diretta che il trio in scena è legato da vincoli familiari ventennali. Il mélo è totale, ma il pubblico esulta, e, mentre Celeste firma ancora autografi, la giovane Lori (è la ricompensa del silenzio cui la madre l’ha da sempre obbligata) comincia a fare una bella carriera. Già i produttori esecutivi e gli sceneggiatori sono al lavoro: “Anche il sole tramonta” non può, né deve, tramontare, occorrono colpi di scena e ribaltoni, magari anche cambi di sesso. La finzione, la vita e gli spot continueranno anche se con mille inverosimili variazioni e trovate. Lori diventerà nel cast la numero uno, con grande scorno di David e della intrigante Montana.

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