CIAO PAIS (1956)

CIAO PAIS (1956)
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Anno 1956

Paese Italia

Durata 102 minuti

Genere Guerra

Regia Osvaldo Langini

Attori Mario De Simone, Mirko Ellis, Toni Geri, Maria Grazia Francia, Armando Guarneri, Leda Gloria, Philippe Hersent, Franco Balducci, Nino Marchesini, Carlo Ninchi, Nino Nini, Eleonora Ruffo, Lula Rocco, Ulisse Brunod

Data uscita N.D.

Fotografia Enzo Barboni

Musica Carlo Rustichelli

Sceneggiatura Osvaldo Langini, Adriano Bolzoni, Piero Vivarelli

Trama
Nel 1940 un certo numero di richiamati viene ad ingrossare le file di un reggimento di alpini, di stanza in Piemonte. Alcuni dei nuovi arrivati formeranno una pattuglia di esploratori, il cui addestramento, viene affidato ad un sergente anziano. Sono tra loro: Gerolamo, un maturo impiegato, che ha già combattuto in Africa; Toni, un prestante giovanotto, che sbarca il lunario facendo il contrabbandiere di sigarette; Pinin, che è ancora quasi un ragazzo, ed e cresciuto all’ombra della canonica del suo paese; Amleto, uno spaccone, che è stato in prigione per furto e ne è uscito da poco; Gianni, un figlio di papà campione di tiro a volo. Formare dei buoni alpini da elementi tra loro così diversi non è certo un compito molto facile. L’addestramento è estenuante, i mezzi a disposizione sono insufficienti. Tuttavia in poche settimane i vari componenti sono bene amalgamati e costituiscono un reparto pronto per l’impiego. Gli eventi precipitano, il reggimento traslocato in Grecia dove la situazione si è fatta critica, giunge sul terreno delle operazioni. Al sergente viene affidato l’incarico di occupare col suo reparto una posizione di copertura, che dovrà essere tenuto saldamente per consentire alle nostre truppe libertà di movimenti. Il maltempo infuria, le artiglierie nemiche sottopongono la posizione ad un continuo martellamento; tuttavia gli alpini resistono fino al momento in cui giunge l’ordine di ritirarsi. Al reparto viene ora assegnata un’ardua e pericolosa missione: far saltare un ponte per ritardare l’avanzata del nemico. Benché provati dalla fatica e dalle privazioni sofferte, gli alpini si dedicano con entusiasmo all’impresa, che viene portata a buon fine, ma costa la vita a Gerolamo, a Toni e a Gianni: i loro corpi, portati a spalla dai commilitoni in ritirata, avranno degna sepoltura.

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