Club di uomini (1986)
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Anno 1986
Paese USA
Durata 92 minuti
Genere Drammatico
Regia Peter Medak
Attori David Dukes, Richard Jordan, Harvey Keitel, Frank Langella, Roy Scheider, Craig Wasson, Treat Williams, Stockard Channing, Gina Gallego, Cindy Pickett
Data uscita N.D.
Fotografia John Fleckenstein
Montaggio Cynthia Sheider, David Dresher, Dresher Butler
Musica Lee Holdridge
Sceneggiatura Leonard Michaels
Trama
Sette amici si riuniscono in casa di uno di loro, Kramer (mentre la moglie di questi è assente), per trascorrere una serata per soli uomini, lontani da presenze femminili, parlando in piena libertà. Pur essendo professionisti affermati e uomini maturi, in realtà sono ragazzacci mal cresciuti, dongiovanni da strapazzo e maschilisti per inclinazione. Kramer è uno psicanalista che sembra aver personalmente molto bisogno di cure, mentre Solly Berliner è un ricco agente immobiliare che ostenta cinismo e disillusione; il terzo è Phillip, un professore universitario, apparentemente freddo e distaccato, che ha accettato di intervenire solo per compiacere Cavanaugh, un ex campione di baseball, ormai lontano dal suo passato glorioso. Poi ci sono Terry, un medico presuntuoso e fatuo, Paul, un uomo tranquillo, che parla poco di sé, e infine un mellifluo avvocato; Harold Canterbury. Tutti parlano delle mogli assenti e dell’attrazione verso le altre donne, perché, come si sa, “l’altra donna è sempre la più interessante”. Così si crea fra loro un clima di complicità e, bevendo parecchio ed eccitandosi, finiscono col distruggere “per gioco” gran parte della casa di Kramer. Cosicché, quando la moglie di lui torna improvvisamente e vede quel che hanno combinato, sfasciando una parete con coltelli da lancio, rompendo vasi e soprammobili e insudiciando dappertutto, mette bruscamente fine alla riunione, colpendo il marito in testa con una padella, e cacciando fuori gli altri. I sei superstiti, per consolarsi della serata rovinata, decidono di andare allora in un bordello di lusso, “La casa degli affetti”, dove una matura e decisa padrona e le sue belle e disponibili ospiti fanno il possibile per intrattenerli piacevolmente. Ma qui si rivelano i problemi di tutti: Phillip, il professore, finisce col rivelare che il suo matrimonio è in crisi e telefona dal bordello alla moglie per confessarle di averla tradita e farsi perdonare, ma non ottiene una risposta soddisfacente. Cavanaugh fa grande sfoggio di virilità con due prostitute nello stesso tempo, ma continua ad essere insoddisfatto, mentre l’avvocato Canterbury, uomo ambiguo e torbido, che ha sempre represso la sua natura violenta, racconta di essere stato da poco abbandonato dalla moglie, e si lascia truccare in modo fantasioso il volto dalla sua occasionale compagna. Ma il più squilibrato di tutti si dimostra il cinico Solly, che, invocando dalla ragazza con cui si intrattiene “amore eterno”, pretende di sposarla subito. Poiché gli ospiti sono tutti ubriachi, la padrona della “Casa degli affetti” spara in aria alcuni colpi di pistola per domare i suoi clienti troppo turbolenti. Tornata la calma, Canterbury funge da celebrante, la ragazza indossa un vero abito nuziale (che tiene da parte per i clienti maniaci) e Solly ottiene il tanto desiderato matrimonio, naturalmente da burla.