Fabiola (1948)

Fabiola (1948)
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Anno 1948

Paese Italia

Durata 164 minuti

Genere Drammatico

Regia Alessandro Blasetti

Attori Michèle Morgan, Michel Simon, Gino Cervi, Elisa Cegani, Henri Vidal, Guglielmo Barnabò, Umberto Sacripante, Virgilio Riento, Carlo Ninchi, Rina Morelli, Silvana Jachino, Franco Interlenghi, Aldo Silvani, Massimo Girotti, Gabriele Ferzetti, Ludmilla Dudarova, Maurizio Di Nardo, Giovanni Heinrich, Louis Salou, Guido Celano, Goliarda Sapienza, Sergio Tofano, Paolo Stoppa, Darix Togni, Erminio Spalla, Beppe Tosi, Amedeo Trilli, Gino Saltamerenda, Carla Rovere, Michele Sakara, Bella Starace Sainati, Rinaldo Smordoni, Umberto Silvestri, Vinicio Sofia, Paul Muller, Amalia Pellegrini, Ugo Sasso, Nino Javert, Walter Lazzaro, Victor Ledda, Gino Leurini, Egisto Olivieri, Elena Makowska, Riccardo Mangano, Federico Collino, Giovanni Caporilli, Armando Annuale, Nerio Bernardi, Lorena Berg, Annibale Betrone, Flavia Grande, Olga Vittoria Gentili, Laura Gore, Carlo Jachino, Paolo Ferrari, Luca Cortese, Luciana Danieli, Anna De Angelis

Data uscita N.D.

Fotografia Mario Craveri

Montaggio Mario Serandrei

Musica Enzo Masetti

Sceneggiatura Alessandro Blasetti, Jean-Georges Auriol, Antonio Pietrangeli, Diego Fabbri, Cesare Zavattini, Emilio Cecchi, Vitaliano Brancati, Corrado Pavolini, Lionello De Felice, Alberto Vecchietti, Umberto Barbaro, Suso Cecchi d’Amico, Mario Chiari, Renato Castellani

Trama
Rhual, giovane gallo di forme atletiche, viene invitato a esibirsi come gladiatore nella villa del Senatore Fabio Severo. Nei pressi della villa, Rhual incontra una ragazza: i due giovani si sentono irresistibilmente attratti e tra essi divampa la passione. Più tardi Rhual apprenderà che la fanciulla è Fabiola, figlia di Fabio Severo. Questi viene misteriosamente ucciso quella notte: dell’assassinio vengono falsamente accusati i cristiani. Fabiola avvicina i cristiani nelle catacombe e si convince della loro innocenza. Ha dei sospetti su Rhual ma interrogata dal tribunale, accusa i cristiani, mentre Rhual li difende, proclamandosi egli stesso cristiano. Si scatena la persecuzione: molti cristiani sono uccisi, altri imprigionati. Fabiola ottiene la libertà per Rhual, ma questi la respinge. Il centurione Sebastiano, denunciato come cristiano, muore martire: Fabiola si schiera coi perseguitati. Nell’arena, Rhual affronta inerme vari gladiatori e li batte, ma non li uccide. Esausto, sta per soccombere ma, vinti dal suo esempio, i gladiatori gettano le armi. Intanto le avanguardie di Costantino appaiono sugli spalti, portando, sui loro vessilli, il segno di Cristo.

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