I figli dell’Etna (1955)

I figli dell’Etna (1955)
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Anno 1955

Paese Italia

Genere Drammatico

Regia R. Zona

Attori Elio Armand, Cettina Macrì, Flavia Pino, Rinaldo Ravelli

Data uscita N.D.

Musica M. Tamanini

Sceneggiatura R. Zona

Trama
Rocco, sovrintendente alle carbonaie di Don Peppino, è un passionale e un prepotente: mentre coltiva una relazione sentimentale con Clara, una vedova, fa la corte a Nedda, la figlia di Don Peppino, che vorrebbe sposare. Ma Nedda ha scoperto la relazione che il suo corteggiatore intrattiene con la vedova, e non vuol più saperne di lui. Alla fattoria è giunto intanto Arturo, un giovane pittore, e tra il nuovo arrivato e Nedda fiorisce un tenero sentimento d’amore. Furibondo, Rocco medita di rapire Nedda, approfittando della circostanza che il padre della ragazza e il fratello Jano sono assenti. Sorpreso da alcuni carbonai mentre sta per mettere in esecuzione il suo piano, Rocco è costretto a lasciare il luogo e i suoi due fratellini, Maruzza e Cola. Abbandonato anche da Clara, Rocco trascina una misera vita, avvelenata dal rancore. Il giorno delle nozze di Nedda, Rocco si reca di nascosto alla fattoria e sfoga la sua rabbia sul carretto di Jano, che è stato decorato da Arturo. Jano, quando vede quello che Rocco ha fatto del suo carretto, giura di vendicarsi. I due uomini lottano accanitamente; poi Rocco va ad armarsi di fucile come il suo avversario. Frattanto l’Etna si è risvegliato e la lava incomincia a scendere lungo i fianchi del vulcano. Aggirandosi tra le rocce i due avversari si danno la caccia. Quando Maruzza, la sorella di Rocco, esce dalla fattoria per chiamare Jano, una fucilata, sparata da Rocco, la colpisce. Credendo di averla uccisa, Rocco impazzisce e viene travolto dalla lava. Si placa la violenza nella natura e nei cuori: ritornano la calma, la serenità, la gioia.

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