IL FIACRE N. 13 (1948)

IL FIACRE N. 13 (1948)
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Anno 1948

Paese Francia, Italia

Durata 86 minuti

Genere Drammatico

Regia Mario Mattoli

Attori Guglielmo Barnabò, Galeazzo Benti, Armida Bonocore, Raymond Bussières, Vera Carmi, Leonardo Cortese, Paul Demange, Oreste Fares, Therese Dulac, René Génin, Adolfo Geri, Flavia Grande, Marcel Herrand, Ginette Leclerc, Pierre Larquey, Rolando Lupi, Achille Majeroni, Achille Millo, Totò Mignone, Armando Migliari, Egisto Olivieri, Piero Palermini, Patrizia Muriel, Guido Notari, Henry Nassiet, Sandro Ruffini, Carlo Sanmartin, Vira Silenti, Erminio Spalla

Data uscita N.D.

Fotografia Jan Stallich, Raymond Agnel

Montaggio Jeanne Rongier, Fernando Tropea

Musica Renzo Rossellini

Sceneggiatura Jean-Jacques Rastier

Trama
Nel 1848, Pietro Maroy, accusato ingiustamente dell’assassinio di suo zio, il dott. Maroy, è stato condannato all’ergastolo. Vent’anni dopo, la moglie e la figlia di lui fanno istanza per la revisione del processo. Della pratica si occupa un giovane funzionario del Ministero, il quale constata che gli incartamenti relativi al processo sono spariti. Il giovane continua le indagini, e riesce a trovare le tracce di un pregiudicato, che ha avuto parte nell’assassinio. Apprende da costui che il dott. Maroy è stato assassinato dall’amante del conte Giorgio di Lautor Vaudieu, Claudia, che già l’aveva aiutato a sbarazzarsi del fratello Filippo. Il dott. Maroy aveva con sé un bimbo, affidatogli da Filippo, che allora venne abbandonato in una vettura di piazza, il fiacre N. 13. Quel bimbo, figlio di Filippo, è divenuto il giovane funzionario, che dirige l’indagine. Malgrado gli sforzi criminosi del conte, egli riesce a smascherare l’indegno zio, cui non resta altro scampo che il suicidio. Pietro Maroy, del quale è riconosciuta l’innocenza, viene liberato: il figlio di Filippo ne sposerà la figlia.

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