IL FIGLIO DI BAKUNIN (1997)
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Anno 1997
Paese Italia
Durata 96 minuti
Genere Drammatico
Regia Gianfranco Cabiddu
Attori Renato Carpentieri, Fausto Siddi, Laura del Sol, Massimo Bonetti, Claudio Botosso, Paolo Bonacelli, Paolo Maria Scalondro, Francesca Antonelli, Luigi Atzeni, Mario Medas, Luigi Maria Burruano, Nicola Di Pinto, Claudia Fiorentini, Francesca Giordani, Massimo Loriga, Simona Cavallari, Dario D’Ambrosi, Pierpaolo Erriu, Alberto Sanna, Isella Orchis, Paolo Meloni, Siro Pau, Patrizia Zappa Mulas, Vanni Fois, Mario Fatigoni, Alessandro Valentini, Lucius Noli, Irene Corrias, Patrizia Pilia, Natalie Riot, Piercarlo Porru, Emanuela Cau, Roberto Casu, Marcello Medas, Lilli Fois, Luigi Tunturanelli, Dia Modou, Licia Porcedda, Salvatore Puddu, Hui Wenz Hou, Massimo Zordan, Contini Pietro, Andrea Pusceddu, Sabrina Barlini, Tottoi Medas, Elio Turno Artemalle, Silvestro Mocci, Roberta Perra, Dino Pinna, Donato Petilli, Giorgio Pinna, Giuseppe Boy, Franco Beccini, Pietrina Diana, Ferdinando Basciu, Rosalia Careddu, Nicola Susino, Rita Meloni, Nerina Nieddu, Marcello Mameli, Raimonda Ruggeri, Alberto Morfino, Virgilio Ulzega, Carla Trincas, Lidia Piccioni, Ennio Figus, Cateriana Scalas, Angela Mattana, Raffaele Chessa, Mariella Russo, Cristina Maccioni, Antonello Diana, Sergio Lai, Francesco Putzu, Carlo Pilliccu, Mauro Mou, Gianluca Medas, Diego Fruianu, Cesare Saliu, Plinio Medas, Alberto Corongiu, Marcello Enardu, Vinicio Del Rio, Maria Grazia Bodio
Data uscita N.D.
Fotografia Massimo Pau
Montaggio Enzo Meniconi
Musica Franco Piersanti
Sceneggiatura Gianfranco Cabiddu
Trama
In Sardegna, alla fine degli anni Trenta, Antoni Saba, proprietario di una calzoleria in un paesino di minatori, vive con spirito libertario e indipendente, al punto di avere ricevuto da tutti il soprannome di Bakunin. Tullio Saba diventa quindi, per quanti lo conoscono, il figlio di Bakunin. Dagli anni Trenta alla fine degli anni Cinquanta, Tullio, cresciuto e diventato uomo, intreccia la propria storia con quella dell’isola, la guerra, il difficile dopoguerra, le lotte sociali, la ricostruzione, i problemi legati allo sviluppo e alla modernizzazione della terra, del lavoro, della vita familiare. Si susseguono, tra una ricostruzione e l’altra di vari episodi, le testimonianze di chi l’ha conosciuto, di chi l’ha amato, di chi ne ha avuto paura. Chi era Tullio in realtà? Un capopopolo, un opportunista, un idealista, un traditore, un eroe? Quando Tullio muore, lascia un figlio, che oggi, a sua volta cresciuto, è tornato in quei luoghi per ricostruire la vita di un padre che non ha mai conosciuto di persona e che cerca di scoprire, facendo parlare uomini e donne, amici e nemici.