IN VIAGGIO CON ALBERTO (1990)

IN VIAGGIO CON ALBERTO (1990)
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Anno 1990

Paese Francia

Durata 90 minuti

Genere Commedia, Fantasy

Regia Arthur Joffé

Attori Roland Amstutz, Michel Aumont, Dennis Goldson, Thomas Langmann, Eugenia Marruzzo, Nino Manfredi, Jeanne Moreau, Marco Messeri, Dominique Pinon, Marie Trintignant, Nanni Tamma, Sergio Castellitto

Data uscita N.D.

Fotografia Philippe Welt

Montaggio Marie Castro-Bréchignac

Musica Angelique Nachon, Jean-Claude Nachon

Sceneggiatura Arthur Joffé, Jean-Louis Benoit, Christian Billette

Trama
A Roma, il giovane Alberto Capuana, mentre sta per lasciare madre e padre per cominciare a guadagnarsi la vita, si sente invitato con stupore dal genitore ad aiutarlo a conteggiare le spese sostenute dalla famiglia per crescerlo. Le spese ammontano a 30 milioni 250 mila lire, e il padre gli fa sapere che dovrà impegnarsi a restituirgli quella somma entro e non oltre il giorno in cui diventerà a sua volta padre, secondo una secolare tradizione dei Capuana. Quindici anni dopo, Alberto ormai marito di Juliette proprio la notte precedente il fatidico “lieto evento” che lo renderà padre disoccupato, squattrinato ed indebitato, è assillato dall’inesorabile scadenza: non gli resta che mettersi immantinente in viaggio verso Roma, affidandosi alla sorte per reperire la somma dovuta, prima che il nascituro rischi di pagare le conseguenze della sua insolvenza. Preso affannosamente di notte, dopo una corsa che lo fa stramazzare sulla piattaforma, quel treno gli riserverà sorprese surreali in un continuo crescendo. Trascinato in uno scomparto dal controllore, Alberto riprende coscienza, sbalordito di ritrovarsi senza scarpe. Il controllore bonaccione non solo decide d’ignorare che oltre che senza scarpe il singolare viaggiatore è sprovvisto di biglietto, ma dopo il suo racconto concitato e disperato, non esita ad offrirgli un primo contributo per l’estinzione del debito e a indicargli la carrozza-ristoro perché possa rinfrancarsi. Da quella carrozza hanno inizio le avventure e gli espedienti di Alberto per raggranellare la somma a lui necessaria. Improvvisandosi addetto ai vagoni-letto, Alberto riesce a derubare i viaggiatori più facoltosi, ficcando in una federa il consistente bottino e inerpicandosi sul tetto del treno per raggiungere la motrice e telefonare a Juliette. Se non che, verso l’alba, un improvviso scossone fa volar via la refurtiva sotto gli occhi dei viaggiatori trasecolati. Qualcuno tira l’allarme: il treno si ferma e tutti si precipitano sulle rotaie a raccattare i loro beni. Rientrato, sbrindellato e deluso, in una carrozza, mentre il treno riparte, Alberto troverà tramite una misteriosa “baronessa” la soluzione d’ogni suo problema, e la possibilità di tornare precipitosamente a Parigi per abbracciare Juliette e l’atteso primogenito.

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