L’amico immaginario (1994)

L’amico immaginario (1994)
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Anno 1994

Paese Italia

Durata 85 minuti

Genere Drammatico

Regia Nico D’Alessandria

Attori Victor Cavallo, Valeria D’Obici, Rocco Mortelliti, Roberto D’Alessandria, Fulvia Mosconi, Giancarlo Parodi, Emiliano Vitolo, Tommaso Gili, Ghigo Alberani, Maria Cristina Mastrangeli, Mario Marino, Luigi Ramundo, Gerardo Sperandini, Ugo Adilardi, Giuseppe Amodio, Maurizio Castè

Data uscita N.D.

Fotografia Bruno Di Virgilio

Montaggio Maurizio Baglivo

Musica Riccardo Fassi

Sceneggiatura Nico D’Alessandria

Trama
Un sacerdote, don Daniele, si sente male in treno e muore alla stazione. Il suo amico, Dino Raider, ripercorre le tappe della sua lunga amicizia con lui, e nel contempo tenta un inventario della sua esistenza: il suo analista, il dottor Parodi, non riesce a farlo uscire da una sorta di solitudine profonda, di scollamento dalla realtà e di conseguente apatia che lui tenta di esorcizzare con un attaccamento quasi maniacale ad oggetti personali come un fischietto, vecchio residuato di attività sportive giovanili, o le scarpe che fa risuolare anche se ormai logore. I legami con la moglie sono incrinati: i due non hanno rapporti da sei mesi e si rimproverano a vicenda di non aiutarsi a superare la crisi. Tornano, nei ricordi, il primo incontro con Daniele, la sua ordinazione, il battesimo del figlio Mario, e pian piano la figura del sacerdote gli viene come un fantasma gentile, un angelo custode che segue passo passo il vagabondaggio mentale e fisico di Dino, che del suo passato comunista, impegnato in un quartiere popolare romano, non riesce a conservare che i brandelli di un sogno rivoluzionario spezzato. Una compagna del collettivo tenta di essergli vicino, come gli altri, ma nonostante le apparizioni tranquillizzanti e le parole di incoraggiamento che il defunto Daniele gli rivolge lungo l’arco delle sue giornate, davanti ad un bar o mentre fa jogging a Villa Borghese, Dino non sembra trovare stimoli ad uscire dalla “morta gora” in cui si dibatte. Finché l’immaginario amico lo precede verso una porta finalmente aperta sulla luce.

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