L’assassino è ancora tra noi (1985)
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Anno 1985
Paese Italia
Durata 82 minuti
Genere Thriller
Regia Camillo Teti
Attori Mariangela D’Abbraccio, Giovanni Visentin, Fabio Carfora, Franco Arducci, Mario Bertini, Francesco Capitano, Yvonne D’Abbraccio, Silvia D’Agostino, Luigi Mezzanotte, Giuseppe Pelli, Anna Pera, Riccardo Perrotti, Roberto Sanna, Oreste Rotundo
Data uscita N.D.
Fotografia Giuseppe Berardini
Montaggio Camillo Tdeti
Musica Detto Mariano
Sceneggiatura Camillo Teti, Ernesto Castaldi
Trama
Un misterioso, inafferrabile criminale sevizia e uccide le coppiette che imprudentemente si appartano in macchine posteggiate nei boschi della periferia cittadina. Cristiana, una giovane appassionata di criminologia, sta preparando una tesi in proposito, sotto la guida di un docente universitario. In occasione di un nuovo delitto, con le stesse caratteristiche di brutalità e di dettagli dei precedenti, Cristiana conosce Alex, un dottore che all’Istituto di medicina legale si occupa di autopsie e ne diviene amica. Interessata com’è all’angoscioso interrogativo, la donna pensa di svolgere indagini per conto proprio (in ciò dissuasa non solo dalla Polizia, ma dallo stesso Alex) e per questo entra in contatto con gente ed ambienti ambigui ed insoliti (un professore di psichiatria e ginecologia, già noto alla Questura, un club di guardoni) finendo essa stessa nel mirino (un investimento andato a vuoto, da parte di una ambulanza lanciata in corsa, un tentativo di effrazione della porta di casa, mentre lei vi si è asserragliata folle di paura, anche per le continue telefonate anonime che la minacciano). Ormai Cristiana nutre dei sospetti perfino nei confronti di Alex, (tra l’altro, mancino come l’assassino e come questi assai abile con il bisturi), mentre le uccisioni si susseguono. Antonella, un’amica di Cristiana, alla vigilia delle nozze viene barbaramente seviziata e pugnalata insieme al fidanzato sotto una tenda da campeggio. Cristiana partecipa allora ad una seduta spiritica, promossa dalla sua compagna di corso Chiara, durante la quale viene evocata la morta. Poiché Alex si è espressamente rifiutato di assistere al rituale (tutti sperano nelle rivelazione del nome o quanto meno, di dati probanti circa la identità del delinquente), avendo preferito di andare a godersi un film giallo, i dubbi di Cristiana si fanno ancora più marcati. Lasciata la sala con il “medium”, essa si reca al cinema e vi trova Alex, tutto solo ed intento allo spettacolo. Cristiana si siede felice accanto all’uomo che ama: lui, per lo meno lui, non può essere accusato di nulla. Ma il criminale è ancora libero e circola indisturbato e minaccioso.