LETTERA DA PARIGI (1993)
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Anno 1993
Paese Italia
Durata 97 minuti
Genere Drammatico
Regia Ugo Fabrizio Giordani
Attori Felice Andreasi, Stefano Dionisi, Roberto De Francesco, Andrea Del Re, Marco Girardi, Valerio Girardi, Lucrezia Lante della Rovere, Laura Marconi, Irene Papas, Maria Grazia Schiavo, Barbara Scoppa, Adriana Russo
Data uscita N.D.
Fotografia Paolo Carnera
Montaggio Franco Malvestito
Musica Antonio Di Pofi
Sceneggiatura Ugo Fabrizio Giordani, Cristina Mecci, Costanza De Palma
Trama
Sergio Pagani è un giovane di vent’anni, dal carattere sensibile e un po’ chiuso, che vive con il padre Mario, chirurgo di fama, costretto dal lavoro ad assentarsi spesso da casa. Il ragazzo ha dovuto accettare le regole di questa vita, che lo ha fatto crescere praticamente solo e senza interlocutori ed anche se padre e figliolo sono uniti da un grande affetto, le loro vite, risultano divise: unico conforto è per lui la presenza affettuosa e vigile di Gina che, dalla morte della madre, si occupa della casa. Sergio conosce Cristina, una ragazza italo-francese, in Italia per studiare canto e la ospita a casa sua. La simpatia tra i due si trasforma ben presto in un sentimento profondo e l’attesa di un bambino fa maturare in Sergio la volontà di “mettere su famiglia”, accendendogli anche la speranza che questa scelta adulta possa avvicinarlo al padre. Ma Cristina, poco dopo la nascita di Giulio, decide di seguire i propri sogni di carriera ed abbandona tutto per tornare a Parigi. Sergio si ritrova assolutamente impreparato ad essere padre e figlio al tempo stesso, ossequiante al volere di Mario che gli ha imposto di studiare medicina per seguire la sua stessa carriera. Sergio è in bilico tra passato e futuro, tra il suo essere padre e figlio, e pur non avendo alcuna consapevolezza di paternità, si rende ben presto conto che l’interesse e lo scambio d’amore che Giulio gli impone sono più forti dei compromessi ai quali si è adattato. Decide perciò di lasciare la casa del padre e di occuparsi personalmente del bambino, tagliando così l’arido cordone ombelicale che lo legava a Mario. La vita di Sergio e Giulio scorre per qualche anno tra scoperte e piccole crescite: un rapporto tra uomini… o tra bambini. Sergio vive una paternità diversa da quella che ha conosciuto e la scomparsa di Mario giunge improvvisa, prima che il tempo sia riuscito a riavvicinarli. Ad aumentare disagi e confusione, torna Cristina, con la ferma volontà di riprendersi il figlio. Alla disperata resistenza di Sergio, Cristina oppone una terribile verità (o un’ultima cattiveria): Giulio non è suo figlio. Questa rivelazione fa vacillare tutte le sicurezze che il ragazzo ha faticosamente conquistato e lo porta, in una notte di angoscia, a ripercorrere alcune determinanti tappe del suo rapporto con il padre e a cercare quella complicità felice ed appagante con Giulio, che ora teme perduta. Ma il mattino restituisce un Sergio finalmente diventato padre: tornerà con il bambino nella casa paterna a sottolineare con questo gesto la volontà di riallacciare i fili spezzati della propria esistenza.