MADAME SOUSATZKA (1988)
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Anno 1988
Paese Gran Bretagna
Durata 121 minuti
Genere Drammatico
Regia John Schlesinger
Attori Peggy Ashcroft, Shabana Azmi, Geoffrey Bayldon, Navin Chowdhry, Sam Howard, Shirley MacLaine, Leigh Lawson, Lee Montague, Carol Gillies, Robert Rietty, Twiggy
Data uscita N.D.
Fotografia Nat Crosby
Montaggio Peter Honess
Musica Gerald Gouriet
Sceneggiatura John Schlesinger, Ruth Prawer Jhabvala
Trama
In un vetusto palazzetto, prossimo alla demolizione, e appartenente ad una gentile nobildonna decaduta, lady Emily, vivono in affitto pochi inquilini: Jenny, una cantante rock; un vecchio ortopedico, Mr. Cordle; Madame Sousatzka, un’anziana maestra di pianoforte di eccezionali capacità, rimasta sola da molti anni, dopo la morte della madre – una celebre pianista russa – anch’essa ottima insegnante. Un pianista indiano di 15 anni, Manek Sen, colpisce col suo notevole talento Madame Sousatzka, che lo sceglie subito come allievo, sottoponendolo ad una rigidissima disciplina. Madame agisce, infatti, come padrona dispotica del ragazzo, dal quale pretende ubbidienza assoluta, intromettendosi perfino nei rapporti fra il ragazzo e la giovane madre di questi in quanto l’insegnante ritiene assolutamente prematuro parlare di concerti per il suo pupillo, per il quale prevede invece ancora un lungo periodo di serio studio del pianoforte, ma anche un necessario arricchimento della cultura generale. Sousatzka cerca di allontanarlo da tutti coloro che possono avere influenza negativa su di lui: cosicché, quando sa che l’agente Blum gli offre insistentemente una esibizione in pubblico, e che un altro illustre insegnante di pianoforte lo vorrebbe fra i suoi allievi, e quando scopre che il ragazzo è pronto a cadere fra le braccia della non giovanissima Jenny, si preoccupa seriamente, temendo che qualcuno riesca ad allontanare da lei l’allievo, come era già accaduto in passato con un altro giovane di talento. Ma la situazione precipita quando la madre di Manek perde il lavoro e il ragazzo decide di accettare l’offerta di Blum per un importante concerto. Davanti ad un folto pubblico, Manek, emozionatissimo, salta alcune battute del concerto che sta eseguendo. Sousatzka è presente in sala, e, soffrendo per l’allievo, rivive le angosce di un’analoga situazione, quando, giovinetta al suo primo concerto, si era improvvisamente bloccata davanti alla tastiera (alla presenza della madre oppressiva) e aveva per sempre abbandonato la carriera di concertista. Manek, comunque, riesce a portare a termine l’esibizione, e solo i competenti si accorgono del suo errore. Anche se al momento la sua carriera ne sarà danneggiata, Madame Sousatzka lo sprona a non arrendersi e a non dare troppo importanza all’incidente. Egli, che è maturato attraverso molte esperienze, continuerà dunque la sua strada, e abbandonerà senza troppi rimorsi la maestra. A Madame Sousatzka si presenta un nuovo allievo, un bambino, per il quale potrà ricominciare il suo appassionante lavoro.