Mignon è partita (1988)
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Anno 1988
Paese Francia, Italia
Durata 96 minuti
Genere Commedia
Regia Francesca Archibugi
Attori Stefania Sandrelli, Jean-Pierre Duriez, Céline Beauvallet, Leonardo Ruta, Francesca Antonelli, Massimo Dapporto, Daniele Zaccaria, Eleonora Sambiagio, Micheline Presle, Lorenzo De Pasqua, Flavia Chiappalone, Valentina Cervi, Giulio Marcello, Giuseppe Giordani, Roberto Berini
Data uscita N.D.
Fotografia Luigi Verga
Montaggio Alfredo Muschietti
Musica Roberto Gatto, Battista Lena
Sceneggiatura Francesca Archibugi, Claudia Sbarigia, Gloria Malatesta
Trama
La quindicenne parigina Mignon, sofisticata, piuttosto elegante e altezzosa, giunge a Roma per essere ospitata in casa dei cugini Forbicioni, poiché suo padre – fratello del capo famiglia, un libraio romano – malgrado una fortunata carriera come imprenditore edile, si trova nei guai con la giustizia francese. I cugini romani sono cinque, tra fratelli e sorelle (si va dai 17 anni di Tommaso a Giacomino, che ha solo 18 mesi). Tra questi c’è il tredicenne Giorgio, molto studioso e amante della letteratura, nonché meno grossolano degli altri. Tanto scontrosa e riservata è Mignon, quanto sfrontata è la cugina quindicenne Chiara: mentre le due ragazze si detestano, Mignon lega con il timido Giorgio. Nel frattempo Cacio – grande amico di Tommaso – le fa il filo e la straniera finisce con l’abbandonarsi alla sua corte nella libreria dello zio, in cui si è messa a lavorare. Giorgio, scoprendo la ragazza fra le braccia di Cacio, rimane sconvolto e cade in uno stato di depressione, accentuato dal fatto che la sua anziana professoressa di latino è moribonda e che la svogliatezza (più i cattivi voti in classe) si è impadronita del ragazzo. Dopo aver scoperto che sua madre Laura non è affatto insensibile alle offerte di Aldo (marito della sorella), Giorgio tenta il suicidio ingerendo palline di naftalina e solo una buona lavanda gastrica lo restituisce ai suoi. Durante la festa casalinga per i quarant’anni di Laura (che ha deciso di lasciare per sempre l’assiduo cognato), Mignon comunica di essere incinta: sgomento generale ma, in realtà, la gravidanza è simulata, poiché Mignon desidera soltanto tornarsene a casa sua. Giorgio, sempre teneramente preso dalla ragazza, tenta invano di inseguire il taxi della francesina. Sul suo diario non potrà che segnare la parola “fine” sotto il capitolo della propria infatuazione adolescenziale.