MOSSE PERICOLOSE (1983)
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Anno 1983
Paese Francia
Durata 110 minuti
Genere Drammatico
Regia Richard Dembo
Attori Alexandre Arbatt, Michel Aumont, Serge Avedikian, Leslie Caron, Michel Piccoli, Wojciech Pszoniak, Hubert Saint Macary, Liv Ullmann, Pierre Vial, Jean-Hugues Anglade
Data uscita N.D.
Fotografia Raoul Coutard
Montaggio Agnès Guillemot
Musica Gabriel Yared
Sceneggiatura Richard Dembo
Trama
Liebskind e Fromm, ambedue russi, campioni di scacchi, s’incontrano a Ginevra nel 1983, per il titolo di campione del mondo. Liebskind, ebreo cinquantaduenne, detiene già da dodici anni il campionato mondiale. Fromm, trentacinquenne, è in occidente da cinque anni, dissidente irriducibile dall’ideologia russa, e non ha più notizie della moglie e dei suoi. Liebskind soffre gravemente di cuore, ed è in cura da un amico cardiologo rimasto in Russia, che lo ha inutilmente dissuaso dall’affrontare la competizione, data le sue precarie condizioni. Egli è comunque ostinatamente determinato a conservare il suo primato e possiede un’enorme capacità di autodominio e di concentrazione. Fromm è più concitato fisicamente e psicologicamente e sfida con baldanzosa arroganza l’avversario, sempre al limite di trasgressione delle regole del gioco, deciso a strappargli il titolo di campione mondiale. Dietro i due giocatori si scontrano opposte ideologie: occidentali di varie nazionalità, tutti maestri di scacchi, fanno quadrato intorno a Fromm e gli mettono a disposizione il meglio della loro perizia perché possa vincere, mentre lo schieramento opposto, che comprende una spia, non rifugge da alcun mezzo per disturbarne la concentrazione e l’equilibrio psicologico, in modo da favorire Liebskind. Se non che, proprio quando i due avversari, giunti al pareggio, dovrebbero affrontarsi nello scontro finale, Liebskind ha una crisi irreversibile di cuore, per cui Fromm rimane automaticamente, ma ingloriosamente, vincitore. La sua presenza al capezzale dell’avversario morente, in una partita senza scacchiera, risulta una sorta di onore delle armi che il giovane rende all’indiscusso valore dell’anziano campione.