Passaporto per l’Oriente (1951)
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Anno 1951
Paese Gran Bretagna, Italia
Durata 95 minuti
Genere Commedia
Regia Emil E. Reinert
Attori Eva Bartok, Raymond Bussières, Ivan Craig, Bonar Colleano, Dany Daubetson, Arthur Gomez, Danny Green, Charles Irwin, Karin Himbold, Carl Jaffe, Barbara Kelly, Lily Kahn, Philippe Leaver, Gina Lollobrigida, Lamberto Maggiorani, Vera Monnar, McDonald Kork, Oleth Orr, Lana Morris, Annette Poivre, Enzo Staiola, Geoffrey Sumner, Anne Vernon, Liliana Tellini, Marcello Mastroianni
Data uscita N.D.
Fotografia Gordon Lang, Giuseppe La Torre
Montaggio Maurice Rootes
Musica Hans May, Joe Hayos, Francesco Mander
Sceneggiatura Maurice Wilson, Piero Tellini, Patrick Kirwan
Trama
Bob Mitchell, pilota della Raf, avendo perso la memoria in seguito ad un incidente accorsogli, viene ricoverato in un ospedale militare in America. Unici documenti di quel passato, che non ricorda, sono: un portasigarette con la fotografia d’un bimbo e cinque banconote, ciascuna delle quali porta scritto il nome d’una città europea e quello d’una donna. Lesley Mac Dermott, giovane collaboratrice del settimanale ‘Famiglia’, induce il proprio direttore ad inviare lo smemorato, in qualità d’inviato speciale, in Europa, alla ricerca delle donne e del bimbo. A Roma egli rintraccia la donna, con la quale ha avuto soltanto fugaci rapporti. Anche le donne, ch’egli ritrova a Vienna, a Berlino e a Parigi gli ricordano soltanto delle rapide avventure. A Londra cerca inutilmente Bette Braum, il cui nome è scritto su una banconota. Una sera riceve una lettera, firmata Delia, che l’invita al Circo Romanoff: egli vi si reca e in un bimbo addormentato nel carrozzone di Delia riconosce il bimbo della fotografia. Ora affluiscono i ricordi: Delia è sua sorella, il bimbo è suo nipote, egli stesso ha fatto parte del circo come acrobata. Bette Braum è il soprannome, che gli ufficiali davano al maggiore. Bob sposerà Lesley, cui deve l’aver ritrovato sé stesso.