TRAFITTI DA UN RAGGIO DI SOLE (1995)
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Anno 1995
Paese Italia
Durata 82 minuti
Genere Commedia
Regia Claudio Del Punta
Attori Francesco Dominedò, Cecilia Dazzi, Carlo Mucari, Lola Pagnani
Data uscita N.D.
Fotografia Lorenzo Adorisio, Enrico Brocchetta
Montaggio Sergio Buzi, Jacopo Quadri
Musica Al Darawish
Sceneggiatura Claudio Del Punta, Doriana Leondeff
Trama
Leo Manfredi, scrittore in cerca di gloria, si è ritirato in un bungalow sul mare presso Tarquinia, dove continua ad abortire abbozzi di racconti, tentando di ispirarsi invano ai classici. Mentre sta per concedersi una distrazione solitaria con l’aiuto di una rivista per soli uomini, viene interrotto dall’arrivo di Totò Carenna, un pugile anch’esso amico del proprietario del bungalow. Il rozzo maschietto forzuto si allena trascinando a spalla un pattino sulla sabbia, mentre Leo tenta invano di scrivere. Comunque riesce a vendere a Totò una risibile poesia in rima, destinata alla sua donna Deborah. Ma “Ed è subito sera” del poeta Salvatore Quasimodo non piace al pugile, che dopo un incontro in cui ha la peggio, riceve la visita della fidanzata, una manicure, che Leo concupisce immediatamente, spiando geloso le evoluzioni erotiche dei due e finendo per molestare la giovane in assenza di Totò. Deborah si ribella ed avvisa Totò cui Leo si sottrae a stento fuggendo in automobile. Dopo qualche mese il racconto “Trafitto da un raggio di sole”, ispirato alla vicenda, ha reso ricco Leo e per riconoscenza questi torna per appenderne una copia alla porta del bungalow. Deborah frattanto ha lasciato Totò e si è trasferita a Roma, dove divide un appartamentino con Fabiola. Costei, ballerina emergente, affascinata da una danzatrice del ventre inizia a frequentare la scuola del maestro Ismat, mentre Deborah ha problemi col nuovo amore, il napoletano Ferdinando, che ha bisogno di “riscaldarsi” con il telefono erotico per poter accendere la spenta fiamma dell’eros. L’islamizzazione di Fabiola è rapida ed intensa: compra il narghilè ed il Corano, e si mette in casa un intero complesso musicale egiziano, col quale prova e riprova, e il cui liutista, Samir, fa approcci espliciti a Deborah sotto gli occhi di Ferdinando, che finisce per andarsene. Il debutto di Fabiola è felice, ed anche Leo, amico di Ismat, è presente. Ma Deborah non vuole vederlo, anche perché Samir l’ha conquistata con le sue maniere di principe d’Oriente. Costui vorrebbe sposare entrambe le giovani che, dapprima disorientate, sembrano infine accettare l’idea di un harem romano.